Arancine di Riso della tradizione

arancino

Arancini o Arancine??? Decidetelo Voi… Giocate con la forma e quindi potrete decidere come chiamarle! Palermo e dintorni preferiscono la forma tonda quindi “Arancine”… nella zona di Messina si preferisce invece il cono quindi “Arancini”.  Una piccola curiosità è che l’arancino si mangia  dalla base e non dalla punta, proprio come se steste impugnando un cono gelato  🙂

Ingredienti

1,300 kg di riso superfino adatto per arancini e sformati
Tre litri circa di brodo vegetale ( fate bollire carota sedano e cipolla )
1 cipolla
100 grammi di burro
2 bustine di zafferano – i pistilli sono i migliori
250 grammi parmigiano grattugiato
200 grammi di mozzarella
Olio di semi di arachidi per friggere
Pangrattato abbondante e uova x la panatura

400 grammi tritato di carne di manzo
trito di sedano carota e cipolla bianca
100 grammi concentrato di pomodoro
50 grammi di parmigiano grattugiato
200 grammi di pisellini
Olio extra vergine d’olive
½ bicchiere di vino bianco
Sale e pepe q.b.

Preparazione

Preparate il brodo lo nel quale scioglierete lo zafferano. In un tegame capiente, fate appassire la cipolla ( meglio se bianca ) tagliata finemente, aggiungere il riso e farlo tostare quindi, sempre mescolando, aggiungere il brodo poco per volta e portare il riso a cottura ( ricordatevi che è molto importante che il brodo sia molto caldo altrimenti la cottura del riso non riusciraà a modo. A questo punto abbassate la fiamma e mantecate con il parmigiano reggiano e il burro.

Versatelo in un piatto grande e fatelo raffreddare ( meglio prepararlo il giorno prima, per la perfetta riuscita il riso deve risultare alquanto colloso!).

Per il ragù soffriggere in un tegame il trito di sedano, carota e cipolla. Aggiungete il trito di carne e fatelo rosolare ( SGRANATELO BENE! ) quindi aggiungete il vino bianco e fate evaporare. Aggiungete il concentrato di pomodoro ( precedentemente sciolto in un pochino di acqua tiepida! ) e a cotttura ultimata aggiungiamo i pisellini precedentemente sbollentati e il restante parmigiano.

La consistenza del ragù deve essere piuttosto compatta.

Per l’assemblaggio degli ingredienti prendete una cucchiaiata di riso e stendetela sul palmo della mano in modo da formare un incavo che farcirete con un cucchiaio di ragù e, al centro, un cubetto di mozzarella. Prendere un’altra cucchiaiata di riso e ricoprite molto bene il ragù, facendo attenzione a non farlo fuoriuscire. Formate l’arancino stringendo il composto con le mani in modo da compattarlo. Passare nell’uovo e successivamente nel  pangrattato sempre compattando l’arancina e mettere da parte. Procedere fin quando si esauriscono gli ingredienti. ( Alcuni preferiscono la panatura direttamente col pangrattato senza il passaggio dell’uovo, potete variare come preferite).
In abbondante olio bollente friggere le arancine fin quando non saranno ben dorate (il risultato migliore si ottiene con una friggitrice).

Se Vi sentite pronti potete anche creare gli Arancini, quindi i coni. Vi assicuro che l’ultimo boccone, quindi la punta, sarà una goduria di piacere.

Enjoy!

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2 thoughts on “Arancine di Riso della tradizione

  1. Nella Sicilia occidentale si trovano le arancine, nella Sicilia orientale gli arancini. L’arancina è nata a Palermo ma nei secoli successivi trovò spazio anche nel resto della Sicilia. Il termine corretto Arancina deriva dal frutto “Arancia” che un pò vezzeggiativo: da Arancia si riduce ad Arancina (al plurale Arancine).Nel resto della Sicilia però, si parlava un dialetto molto più stretto. Fu così che il termine ARANCINA in dialetto era tradotto Arancinu con la U finale. Così come del resto il frutto Arancia in dialetto siciliano passa al maschile e si dice: “L’Aranciu”. In lingua italiana a Palermo si diceva “Arancina”, fuori palermo, nei paesi o a Catania e Messina, l’arancina venne adottata col termine dialettale Arancinu. Successivamente si storpiò la traduzione in lingua italiana di questo termine dialettale, in “Arancino” (da Arancinu) e quindi al plurale “Arancini”. Così nelle altre province siciliane, uno dei prodotti di rosticceria più buoni al mondo, ha preso un nome diverso Arancino (invece di Arancina) e al plurale Arancini ( invece di Arancine). A Palermo, e nel palermitano, questa meraviglia viene tutt’ora chiamata “Arancina e al plurale Arancine” ma a Catania è ormai diventato Arancino o arancini. La forma tondeggiante è caratteristica indiscussa dell’arancina palermitana, mentre quella conica prettamente catanese.
    http://www.mondopalermo.it

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