Ora. Porto Antico, Genova. Seduta ad assaporare un po di sole. La mia vicina di posto, filippina, lavora con zelo al suo maglione di cotone biancopanna. Non vedo più niente. Né passanti, né battelli. Vedo solo le sue mani che rapide sferruzzano. E cado nella mia infanzia, nei lunghi pomeriggi in cui, sedute in cucina, io e la mia mamma creavamo: io, accovacciata sulle ginocchia davanti al tavolo da pranzo, preparavo le tagliatelle,
lei, dall’ altra parte del tavolo, sferruzzava con gestualità lieve ed accorta, lavorando ad un maglioncino per me. E ne ho indossati diversi di morbidissimi maglioncini creati da lei. Ne ricordo uno bianco, che pareva una nuvola avvolta attorno al mio corpo. Non sapevo come facesse. Mi sembrava magica. Incrociando ferri nascevano maglioni. Ma come faceva? Ah, ma la mia mamma, pensavo, é magica! É la mamma piu mamma del mondo. Ricordo che quando riponeva il tutto, di nascosto, mi infilavo nello sgabuzzino a giocare coi suoi ferri. Ne aveva di tutte le misure: robusti o sottilissimi, dorati o argentati. Anche colorati! Me ne ricordo un paio verde, bellissimo! (Cito).
A questo ricordo voglio “dedicare” la classica ricetta della mie Domeniche d’infanzia… nella mia Gioia Tauro dove l’aria sapeva di sale e la mia vita era felice e spensierata.
La mamma e la nonna si svegliavano alle 6 del mattino e la casa sapeva già di Sugo 🙂
Ragù alla Calabrese
Ingredienti:
1/2 kg di manzo intero ( altrimenti starei parlado del “tocco” alla Zeneize! )
1/2 kg di carne di maiale ( la pancetta è l’ideale! )
2 kg di pomodori pelati
1 bicchiere di vino rosso
olio evo, aglio, alloro secco, sale e peperoncino q.b.
Preparazione:
In un tegame capiente far soffriggere l’aglio e il peperoncino nell’olio e una volta imbiondito aggiungete le carni ( tagliati grossolanamente ) e fate rosolare. Poi aggiungere il vino rosso e fare evaporare.
A questo punto aggiungere i pelati passati, le foglie di alloro aggiustate di sale e fate cuocere a fuoco bassissimo per almeno 4 ore!
Questo per noi costituiva sia il primo che il secondo! Infatti col sugo ci condivamo le tagliatelle che la mamma mi faceva fare anche se la Nonna era severissima e non era mai contenta e il secondo era la stessa carne del ragù! Un bicchiere di vino di produzione del nonno e alle 4 del pomeriggio ci si alzava da tavola…. ahahah 🙂
Enjoy!