Ora. Porto Antico, Genova. Seduta ad assaporare un po di sole. La mia vicina di posto, filippina, lavora con zelo al suo maglione di cotone biancopanna. Non vedo più niente. Né passanti, né battelli. Vedo solo le sue mani che rapide sferruzzano. E cado nella mia infanzia, nei lunghi pomeriggi in cui, sedute in cucina, io e la mia mamma creavamo: io, accovacciata sulle ginocchia davanti al tavolo da pranzo, preparavo le tagliatelle,