Tutti gli amanti dell’avocado dovrebbero assaggiare questa variante di toast. Si tratta di uno spuntino veloce e allo stesso tempo gustosissimo. facilmente adattabile a una ricetta vegetariana.
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GENNAIO 2016
RAMEN
Il ramen è un piatto tipico della cucina giapponese.
I ramen altro non sono che tagliolini detti anche noodles che vengono serviti in un brodo (spesso di maiale, ma a volte anche di pesce o pollo) e guarnito con vari tipi di ingredienti come carne di maiale, uova, germogli di soia, funghi, ecc. Questo piatto rappresenta una tra le pietanze più comunemente consumate nel paese del sol levante.
Ciàvuru di Sicilia!
Ciàvuru di Sicilia!
Da qualche parte ho letto che le memorie hanno numerose qualità inusuali, per esempio non si trovano sotto forma di ricordi accessibili verbalmente perché molto spesso vengono immagazzinate in una zona del cervello dove non possono essere recuperati se non sotto forma di sensazioni vivide e a volte di immagini.
Portovenere ti ho negli occhi!
Portovenere ti ho negli occhi.
Camminare nei stretti carruggi, guardare le barche legate ai moli e immaginare gli antichi scontri tra pirati e Saraceni.
Affacciarsi all’entrata per la Grotta di Byron e rimanere rapiti da un intenso color turchese e trovare ispirazione per un pensiero o anche solo per crogiolarsi nei ricordi. Oppure provare a riporre le proprie speranze in quell’azzurro mare.
A giro per Lucca!
Conosco una terra dove poeti, pittori santi e naviganti ne han fatto la storia.
Potrei farvi indovinare di quale terra di mezzo noi si stia parlando, e potrei darvi un indizio narrando che è la terra in cui avanzano le “c”. Non ne fanno uso, troncano frasi e fanno del fragore un suono inscindibile da quella terra come un suono di piatti, di bicchieri che tintinnano, come il suono della forchetta che incontra il piatto.
Ma non vi darò alcun indizio….solo una parola: Garmugia!
Nota, non nota, per certi versi ai più sconosciuta, a me sconosciuta…… fino al giorno in cui a Lucca, quella famosa terra di mezzo dove le “c” non ci sono, da “Gigi”, all’interno delle mura… in piena Piazza del Carmine me ne sono innamorata.
Si tratta di una pietanza molto antica che i Lucchesi cucinano e mangiano solo in Primavera perché solo coi prodotti freschi e di stagione va fatta.
Di seguito potete trovare la ricetta, spero ne veniate rapiti come me.
Ingredienti per 2 persone:
1 etto di fave
1 etto di asparagi scottati
1 etto di piselli
1 carciofo
1/2 etto di pancetta toscana
1/2 cipolla rossa
400 ml di brodo vegetale
olio evo
sale e pepe q.b.
Crostini di pane
Preparazione:
Tritare la mezza cipolla e tagliare a dadini la pancetta di suino.
Mettere a rosolare con un filo d’olio evo in un tegame sul fuoco. Quando cipolla e pancetta iniziano a dorarsi aggiungere le verdure (piselli, fave, carciofi e asparagi) mondate e tagliate a pezzetti. Versare lentamente il brodo vegetale, mescolando il tutto.
Coprire con un coperchio e far cuocere a fuoco basso per circa un’ora.
Prendere una parte delle verdure, circa un terzo e frullarle, poi riaggiungerle a quelle in cottura.
Salare e pepare la zuppa, cuocere ancora per pochi minuti.
Impiattate con qualche crostino dorato!
Ovviamente senza la pancetta toscana diventa un ottimo piatto vegetariano!
Enjoy!